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Pasqua di una volta

Se penso all’infanzia, Pasqua evoca una giornata scandita da cibi festosi come le gustose snite preparate in quantità, dato che in casa si disponeva facilmente di uova, burro, latte e pane, che poteva anche essere raffermo. Le mangiavamo dopo pranzo, spesso costituito dalla cvercja preparata con le particolari e profumatissime erbe aromatiche, ma anche a merenda o il giorno dopo, finché ce n’era.

Ma la festa di Pasqua cominciava con la colazione. La žegnanca era in tavola insieme alle uova e alle rosse mele benedette e prometteva il piacere del pane dolce, morbido e profumato. Ma non ci si poteva servire con la foga dei giorni comuni. Nonna presiedeva al cerimoniale della colazione e ci invitava a pazientare, a pronunciare prima le preghiere pasquali e solo dopo, a ciascuno ritagliava una abbondante e meravigliosa fetta da inzuppare nel caffelatte.

Quel pane speciale l’avevamo visto preparare qualche giorno prima affinché lo si portasse alla benedizione del sabato santo insieme ai prodotti del lavoro contadino perciò quella colazione mi ricordava vagamente l’ultima cena, ma gioiosa, perché il Signore era già risorto e la sua festa era solo cominciata.

Avevamo già ricevuto in dono almeno una pierha, unostraordinario uovo tinto con colori vegetali e istoriato di figure, che rigiravamo fra le mani mille volte per gustarne ogni simbolo e ogni fiore. Era un regalo straordinario che destava sorpresa e felicità, anche se era un semplice ovetto.

Quell’antenato modesto delle odierne uova di pasqua, graffiato con cautela e tanta pazienza dopo essere stato colorato, non era e non è un regalo qualsiasi. Deriva dalla semplicità delle antiche tradizioni contadine, familiari e religiose, che ben avevano presente il valore simbolico della rinascita, o resurrezione, racchiuso nell’uovo. Oggi rappresenta anche una valida, semplice ed etica alternativa all’uovo commerciale.

Ecco perché a Drenchia cerchiamo di mantenere viva questa tradizione proponendola ai giovani: preparare un uovo speciale per persone speciali è un gesto che richiede un po’ di dedizione ma infonde, sia in chi lo fa che in chi lo riceve, sentimenti amorevoli, gratificanti, molto positivi.