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Incontro con Enrico Baracco su caccia, cacciatori e ambiente

Abbiamo accantonato per quest’anno il consueto appuntamento col nostro passato per gettare uno sguardo al futuro e alle possibilità che ancora si presentano al nostro territorio. La caccia è uno degli aspetti dell’ambiente e non di poco conto.Inoltre, la caccia interessa, per varie ragioni, gran parte dei cittadini locali. In pochi anni siamo passati da una gestione strettamente locale, con le famose “Riserve comunali”, ad una che è ancora in rapido movimento e non sappiamo dove ci porterà. E’ cambiata anche la filosofia del cacciatore: una volta, spesso, la caccia era un modo per accrescere le disponibilità – specie alimentari – di chi la praticava. Oggi si sta trasformando sempre di più in uno sport. Altro punto di discussione è stato il rapporto tra cacciatori e proprietari dei terreni. In altri paesi europei questi ultimi hanno una grande importanza nelle decisioni.Ci sono poi tutti i discorsi del rapporto caccia – territorio, che fanno aumentare l’interesse per l’argomento.

Enrico Baracco, carnico di Verzegnis, padre padovano, abita a Cividale. Ha lavorato una vita nell’esercito, quale sottufficiale prima tra gli alpini, poi nelle truppe meccanizzate.

Il suo lavoro lo ha portato in numerosi luoghi d’Italia e per ben 17 anni nelle Valli del Natisone.

Per cui conosce perfettamente la situazione locale e si è fatto un’opinione precisa della realtà direttamente sul posto. Come esperto per i problemi della caccia è autodidatta. Partecipa ad incontri e conferenze, l’ultima realizzata a S. Pietro. La natura ed in particolare il bosco è la sua passione e trascorre in montagna 3 o 4 giorni alla settimana.