Salta al Menù principale Salta al contenuto principale

Andar per paesi

Presentazione di tre manifesti tematici

L’evento dal titolo “Andar per paesi – Hodit po vaseh” si è svolto a Cras, in municipio, con la partecipazione di Ada Tonasetig che ha letto alcuni racconti locali in sloveno e del duo musicale formato da Stefania Rucli e Davide tomasetig (entrambi dirigono il coro Rečan e fanno parte dei BK Evolution) che ha suonato e cantato in sloveno, come ouverture e chiusura della presentazione e intermezzo fra gli argomenti. Due dei manifesti – tutti hanno testo bilingue italiano/sloveno di Drenchia – hanno per argomento gli orti e le croci di Drenchia e il terzo è incentrato sulle opere del pittore itinerante Giacomo Meneghini detto Jacum Pitor, da noi noto come Jacob Malar, rimaste a Peternel e Obenetto. A illustrazione dell’opera di Jacob Malar è stato proiettato il cortometraggio realizzato da Marina Vogrig con la scolaresca di Savogna. La stessa autrice ha partecipato alla presentazione con un commento. L’opera è stata finanziata dalla Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio, nell’ambito della legge regionale n. 26/07 per la tutela della minoranza linguistica slovena. I manifesti, distribuiti al pubblico, sono stati apprezzati. Il materiale raccolto da Kobilja glava è tantissimo per ognuno degli argomenti ma la veste tipografica ha costretto ad una drastica scelta a dir poco riduttiva. Quindi, non è tutto qui. Al contrario, questi sono degli spunti e non resta che andare in giro per rendersi conto e riscoprire quanta varietà e quanta bellezza è qui da noi.

Lo scopo dell’opera è quello di sottolineare e far conoscere le peculiarità della nostra zona che non sono poche né misere, come ci si ostina a dire. Vanno riscoperte e valorizzate nel modo giusto e riproposte e deve soprattutto rinascere l’orgoglio verso ciò che abbiamo, che è genuino, mai artificioso ed è sempre – sempre – segno di cura e amore per la nostra terra.



Croci

Un manifesto riguarda le croci disseminate per campi e paesi. Il sentimento che suscita la loro vista è cosa intima ma non c’è croce che non evochi ricordi. Così come non c’è paese che non abbia una cappelletta davanti alla quale abbiamo sostato da bambini con occhi incantati e ancora sono curate come un tempo. Le croci nei campi parlano del rapporto della nostra gente contadina con Dio in cui confidava e cui chiedeva protezione e un raccolto sufficiente.



Orti

Un altro manifesto è riservato ai nostri orti, isolette in mezzo all’erba incolta, che racchiudono in pochi metri quadri un riassunto del sapere contadino, una miniaturizzazione dei campi e delle colture di una volta, cui i pochi residenti non sanno rinunciare. Gli orti che costellano i pendii prossimi ai nostri paesi pressoché deserti, sono segni di vita tenace e come tali vanno salvaguardati perché preservano il seme – anche in senso metaforico – da cui poter ripartire.



Jakob Malar

Il terzo manifesto è dedicato ai dipinti che il pittore itinerante Giacomo Meneghini, detto Jàcum Pitòr o Jakob Malar, ha lasciato qui da noi, a Peternel e a Obenetto ai primi anni del secolo scorso.
Originario di Cergneu di Nimis, Jakob Malar ha lasciato come orme sui suoi percorsi, numerosi dipinti murali in tutto in Friuli orientale e ai committenti chiedeva in cambio poche lire, un piatto di minestra e un posto dove dormire. Una vita semplice e serena, a detta di chi lo ha conosciuto, che confidava nella provvidenza e nella benevolenza e protezione di tutti i santi che dipingeva.